mercoledì 11 marzo 2015

L'Impermanenza

Oggi volevo fare una breve divagazione su un tema per me molto importante,che è quello dell'Impermanenza. L’impermanenza è un concetto buddhista. Sta a significare che il mondo è in continuo mutamento, perciò nulla che appartiene a questo mondo può esistere per sempre. Tutto ciò che ha un inizio ha anche una fine. A partire dalla vita, il mistero più grande. Le nostre più grandi certezze sono la nascita e la morte. Questo concetto è strettamente legato a quello del distacco. Sapendo che ogni cosa è mutevole, non vale la pena di attaccarsi a nulla, perchè non possiamo mai dire di possedere veramente qualcosa, visto che ciò che possediamo, in conclusione, non sarà più nostro una volta morti. Questo pensiero riprende il greco Eraclito, quando diceva: “non ci si può bagnare due volte nello stesso fiume“ Eraclito intendeva che l’idea che esista un fiume in quanto tale è semplicemente un concetto mentale. In verità, in ogni istante il fiume cambia, l’acqua che scorre è diversa, le rocce sono leggermente più erose, la corrente e i venti sono diversi.. Quindi non è lo stesso fiume, è una realtà in continuo mutamento. E così è nella vita. Tutto passa, tutto si trasforma. Accettare questa semplice verità richiede una grande forza, perchè per natura tendiamo ad attaccarci a ciò che ci piace, a ciò che amiamo. Colui che riuscirà a mantenere la mente calma nella vittoria e nella sconfitta, nella perdita o nel guadagno, nell’unione o nel distacco, sarà libero dall’attaccamento e godrà di una grande pace. Si tratta di una condizione ideale, raggiungibile dopo anni di pratica spirituale. E’ normale, attaccarsi alle persone a cui vogliamo bene o alle cose che ci sono più care. E’ umano. E’ giusto amare, gioire della vita, provare piacere e felicità. Il messaggio dell’impermanenza, però, ci insegna ad essere consapevoli che ciò che un momento è qui, il momento successivo potrebbe non esserci più. E quindi è giusto godere e gioire della sua presenza, ma mantenendo la consapevolezza della transitorietà della vita. In questo modo riusciremo ad essere sereni anche nel momento del distacco. L’ideale del buddhismo è quello di trovare la fonte della gioia e della pace interiore dentro di sè, attraverso la pratica della meditazione, raggiungendo uno stato di coscienza tale da renderci collegati alla fonte suprema di tutta la felicità e dello stesso mondo fenomenico. Nella vita di tutti i giorni, possiamo cercare di sviluppare questa consapevolezza, gradualmente, semplicemente osservando il mondo, osservando noi stessi e lo scorrere della nostra e delle altrui vite.

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