domenica 12 luglio 2015

La Pornografia

Il termine pornografia (che deriva, mediante il francese pornographie, dal greco πόρνη, "prostituta", e γραϕία, "scritto") sta a indicare la trattazione oppure la rappresentazione, attraverso scritti, disegni, fotografie, film, spettacoli ecc., di soggetti o immagini osceni, effettuata allo scopo precipuo di stimolare eroticamente il lettore o lo spettatore. La pornografia può essere considerata un'esibizione di organi o di atti sessuali finalizzata a provocare eccitazione. Come ogni altra espressione umana, essa risente fortemente della cultura del luogo e dei tempi in cui viene realizzata. Nel Palazzo del Tè di Mantova, edificato per le relazioni proibite dei Gonzaga, o in alcuni degli affreschi di Pompei sono raffigurate scene erotiche che nessuno interpreta come pornografiche, così come nessuno è eccitato dalla coppia a letto rappresentata nel Palazzo del Podestà di San Gimignano o di fronte ai nudi di Tiziano. Infatti, occorre distinguere fra il nudo proprio dell'arte erotica e il corpo nudo della pornografia. Inoltre, dai tempi dei Gonzaga o di Tiziano, è mutata la cultura e con essa la sensibilità. Nel Giudizio Universale della Cappella Sistina Michelangelo ha dipinto molti corpi nudi, in quanto nel Rinascimento il nudo non era considerato pornografico, come invece lo fu all'epoca della Controriforma quando, infatti, si ritenne opportuno coprire le figure michelangiolesche. I libri cinesi d'ammaestramento pedagogico per istruire alla sessualità una buona moglie sono invece considerati pornografici per l'Occidente. In Africa i missionari hanno costretto a vestirsi gli indigeni, che, invece, consideravano il nudo del tutto privo di significati erotici. L'effetto che un seno scoperto aveva fino a qualche anno fa attualmente ha perso gran parte del suo significato, se non è accompagnato da messaggi o stimolazioni più incisive, in quanto sono cambiati gli stimoli all'erotismo e di conseguenza i significati ritenuti pornografici, anche perché le nuove tecnologie mediatiche hanno determinato un rivolgimento nei gusti e nelle aspettative dei fruitori di tali messaggi. Sono tutti esempi di come il fenomeno pornografico risulti condizionato da una serie di fattori ben individuabili e siano diverse le valutazioni interpretative circa quello che viene considerato pornografico o meno. Il binomio pornografia-tabu, sostenuto da correlazioni teoriche, concetti psicodinamici e dimostrazioni storiche, inquadra i limiti del lecito rispetto a quello che i tabu rifiutano. Piero Benassi

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